Principato dell’Isola d’Elba

Nasce lo Stato dell’Isola d’Elba

Il principato dell’Isola d’Elba fu un piccolo Stato europeo, esistito nel XIX secolo dal 1814 al 1815, retto da Napoleone Bonaparte, già imperatore dei francesi e re d’Italia.


Napoleone Bonaparte ed il Principato dell’Isola d’Elba

Sala Ricevimenti Villa dei Mulini - Napoleone e il principato dell'Isola d'Elba

Il principato dell’isola d’Elba fu creato il 13 aprile 1814 in virtù del trattato di Fontainebleau dove si concedeva a Napoleone di conservare i suoi titoli nobiliari. Rinunciando a qualsiasi diritto dinastico per sé e per i suoi discendenti, sulla Francia, l’Italia e gli altri paesi appartenuti all’Impero francese. In cambio, Napoleone e sua moglie, Maria Luisa ed i loro eredi, avrebbero goduto della piena sovranità sull’Isola d’Elba e l’arcipelago toscano. Escluse l’isola del Giglio e Capraia, sotto la forma di un principato indipendente.


Napoleone alla guida dell’Isola d’Elba

Napoleone
Napoleone

Il 4 maggio 1814 fu emanato un editto che dichiarava la presa di possesso dell’Isola d’Elba a Naboleone Bonaparte:
«Ce 4 mai 1814. S.M. l’empereur Napoléon ayant pris possession de l’île d’Elbe, le général Drouot, gouverneur de l’île, au nom de l’Empereur, a fait arborer sur les forts, le pavillon de l’île: fond blanc traversé diagonalement d’une bande rouge semée de trois abeilles fond d’or. Ce pavillon a été salué par les batteries des forts de la côte, de la frégate anglaise l’Undaunted et les bâtiments de guerre français qui se trouvaient dans le port. En foi de quoi, nous, commissaires des puissances alliées, avons signé le présent procès-verbal avec le général Drouot, gouverneur de l’île, et le général Dalesme, commandant supérieur de l’île. Fait à Porto-Ferrajo le 4 mai 1814».
Napoleone fu seguito sull’Isola solo dalla madre Letizia e la sorella Paolina.


Il periodo del principato dell’Isola d’Elba

Napoleone restò alla guida del Principato dell’Isola d’Elba per dieci mesi, dal 14 aprile 1814 al 1º marzo 1815. Durante l’intero periodo, si dedicò meticolosamente all’amministrazione dell’isola, senza però abbandonare il progetto del suo ritorno in Francia

Le due residenze di Napoleone sull’isola sono divenute due musei dove sono conservati i ricordi del suo trascorso sull’isola e del Principato dell’Isola d’Elba.


Napoleone, la corte e il Principato dell’Isola d’Elba

Portoferraio capitale del principato

Biscotteria il palazzo che ospita il Municipio di Portoferraio  - Napoleone e il principato dell'Isola d'Elba

All’arrivo nel Principato dell’Isola d’Elba, Napoleone dimorò per qualche giorno nel municipio di Portoferraio, città scelta al rango di capitale del principato. Durante la sua reggenza all’Isola d’Elba, Napoleone fece eseguire i lavori alla palazzina dei Mulini, per divenire la sua residenza urbana e reggia per ricevimenti. L’edificio è situato a Portoferraio sulla sommità della rocca e domina il porto, vicino c’era anche il Teatro dei Vigilanti, da lui realizzato ed ancora oggi centro di molti spettacoli.


Villa dei Mulini

Elba Napoleone Villa dei Mulini Portoferraio  - Napoleone e il principato dell'Isola d'Elba

L’edificio, sede del Genio militare, è modificato dall’architetto Paolo Bargigli, che realizza il salone al primo piano e le modifiche interne che lo rendono rispondente alle esigenze dell’Imperatore; con la demolizione di alcuni edifici sarà creata l’area destinata a giardino.

Giardino Villa dei Mulini e Forte Falcone Elba Napoleone

Così il suo primo valletto di camera Louis Joseph Marchand descriveva la palazzina dei Mulini: «Questa palazzina, al pianterreno, era composta da dieci stanze, quattro avevano una vista sulla città, con un ingresso, un salone, una sala da pranzo, una piccola galleria, mentre le altre sei erano prospicienti sul giardino e verso il mare: un ufficio, una biblioteca, una camera da letto, un bagno, più due camere da letto per i domestici. Questa casa era situata nella parte superiore di una delle strade più ripide della città, a mezza costa, dominata dal Forte Stella dove stava il generale Cambronne; a sinistra invece, vi era il Forte Falcone che era più lontano dove erano acquartierate le guardie polacche ed i mamelucchi. Questi due forti, uniti da un passaggio coperto, costituivano il sistema di difesa della città verso il mare»

Alla sua partenza l’imperatore dona la villa Elbana al comune di Portoferraio

Villa dei Mulini - Napoleone e il principato dell'Isola d'Elba

Alla sua partenza il 26 febbraio 1815 l’imperatore dona la Palazzina dei Mulini al comune di Portoferraio ma Ferdinando III di Lorena, reintegrato sul trono nel 1815, la destina a residenza del Governatore granducale; dopo l’unità d’Italia diviene sede del Genio militare. Una lunga vertenza fra il Comune di Portoferraio e lo Stato si conclude nel 1880 con la definitiva assegnazione della villa allo Stato, e della biblioteca al comune.

Adibita a lungo ad uso impropri, solo nel 1928 è designata come Museo e arredata con mobili provenienti in parte da Villa San Martino in parte da nuovi acquisizioni che restituiscono agli ambienti l’atmosfera di residenza imperiale.


Villa di San Martino

Per uso privato, invece, scelse come residenza, la villa di San Martino, era la più importante, anche se, per la sua attività pubblica e la posizione strategica di controllo su Portoferraio, si serviva principalmente dell’altra casa, la Villa dei Mulini. Più adatta all’indole di Napoleone Buonaparte.

All’interno della Villa troviamo numerosi dei loro oggetti, all’esterno un enorme ed accogliente parco.


Santuario della Madonna del Monte

Epigrafe in ricordo del passaggio di Napoleone durante il suo periodo di Reggenza al Principato dell'Isola d'Elba

Per un breve periodo (dal 23 agosto al 14 settembre) durante la sua reggenza del Principato dell’Isola d’Elba, si trattenne nel romitorio annesso al santuario della Madonna del Monte (Marciana), dove fu raggiunto per due soli giorni da Maria Walewska con il figlioletto Alexandre.


Lo Stato elbano

Mappa Isola d'Elba del 1814  - Napoleone e il principato dell'Isola d'Elba

Lo Stato elbano fu di fatto una monarchia assoluta con a capo Napoleone, il quale si circondò dei suoi antichi fidati dignitari che svolsero il ruolo di ministri del principato dell’Isola d’Elba. Tra questi da ricordare il Generale Bertrand, segretario degli Affari Interni e pubblici, Antoine Drouot, governatore militare e ministro della Guerra, il generale Cambronne, il quale divenne invece capo della guardia imperiale, della quarantena e comandante della piazza di Portoferraio e dell’isolotto della Palmaiola. Nel tradizionale vessillo elbano fece inserire tre api d’oro che dovevano alludere alle tre parti in cui era divisa l’isola.


Trattato di Fontainebleau (1814)

Il trattato di Fontainebleau del 1814 sancì la sconfitta di Napoleone Bonaparte quale imperatore dei francesi.

Castello di Fontainebleau, seconda dimora dei sovrani Francesi - Napoleone
Castello di Fontainebleau, seconda dimora dei sovrani Francesi – Napoleone

L’oggetto delle trattative era la modalità di uscita di scena di Napoleone Bonaparte come imperatore di Francia e la sua collocazione futura. Nonostante la denominazione Fontainebleau , le trattative si svolsero a Parigi fra gli esponenti delle forze coalizzate ed i rappresentanti di Napoleone. Fontainebleau diede storicamente il nome al trattato poiché il primo interessato rimase nell’omonimo castello per tutto il tempo delle trattative e fu in quel luogo che egli vi pose fine sottoscrivendo il testo che gli era stato sottoposto e divenendo il reggente del Principato dell’Isola d’Elba.


Napoleone sovrano dell’Elba

Napoleone diventa sovrano dell’isola d’Elba, trasformata in principato, con una rendita annua, versatagli dal nuovo governo francese, di due milioni di lire francesi (delle quali un milione reversibile alla consorte Maria Luisa) mentre la consorte Maria Luisa sarebbe diventata duchessa di Parma con diritto di successione per il figlio. Il testo concordato venne sottoposto a Napoleone a Fontainebleau, che lo firmò il 6 aprile con queste parole:

Villa dei Mulini  - Napoleone e il principato dell'Isola d'Elba

«Poiché le potenze alleate hanno proclamato che l’imperatore Napoleone è l’unico ostacolo al ristabilimento della pace in Europa, l’imperatore Napoleone, fedele al suo giuramento, dichiara di rinunciare al trono di Francia e d’Italia per sé e per i suoi eredi e che non c’è alcun sacrificio personale, neppure della vita stessa, che egli non farebbe volentieri nell’interesse della Francia.»


Partenza di Napoleone dall’Isola d’Elba e rientro in Francia

Quando Napoleone lasciò l’Isola, il Congresso di Vienna sancì l’incorporazione, sia del Principato dell’isola d’Elba che dell’antico Principato di Piombino, nel Granducato di Toscana.


Bandiera del Principato dell’Isola d’Elba

La bandiera dell’Isola d’Elba è bianca, divisa in diagonale da una banda rossa su cui vi sono tre api d’oro.

Bandiera dell'Isola d'Elba  - Napoleone e il principato dell'Isola d'Elba

Il giorno d’arrivo sull’isola, il 4 maggio 1814, Napoleone porta in dono la bandiera, che fu issata a Forte Stella. La bandiera originale è conservata nella palazzina napoleonica dei Mulini a Portoferraio. Il significato del drappo scelto dall’Imperatore è stato a lungo, e continua ad essere, materia di dibattito anche tra gli storici.

La bandiera è tutt’oggi considerata lo stemma dell’Isola d’Elba, non si è estinta con il Principato dell’Isola d’Elba.


Foto ed Immagini che rievocano il principato dell’Isola d’Elba


Video

Rievocazioni Napoleoniche del Principato dell’Isola d’Elba


360° View

Veduta aerea Portoferraio 360°: Forte Stella, Villa dei Mulini, il Porto.


Posizione Musei a Portoferraio

Musei a Portoferraio

Musei Napoleonici:
Villa dei Mulini tel. 0565 915846
Villa di S. Martino tel.0565 914688

Forte Falcone
Forte Stella

Museo Civico Archeologico della Linguella: loc.Linguella tel.0565 937370
Pinacoteca Comunale Foresiana: salita Napoleone tel.0565 937371
Villa Romana delle Grotte: loc. Le Grotte

Castello del Volterraio : Info Park Tel. +39 0565 908231