La Pinacoteca Foresiana nasce nel 1914 per donazione di Mario Foresi
La Pinacoteca Foresiana nasce nel 1914 grazie alla donazione della collezione privata dello studioso e intellettuale Mario Foresi, nato a Pisa da un illustre famiglia elbana (Pisa 1849 – Firenze 1932), che raccolse l’eredità del padre Raffaello e dello zio Alessandro, grandi collezionisti e cultori di storia delle arti figurative.
La Pinacoteca Foresiana fu aperta al pubblico il 21 settembre 1924, inizialmente, fu ospitata all’ultimo piano del Palazzo comunale dove rimase fino al 1943. Successivamente le opere furono trasferite nelle due residenze napoleoniche di San Martino e dei Mulini. Nel 1991 viene infine trasferita nella sede attuale.
Visita alla Pinacoteca Foresiana
La visita si apre con un gruppo di ritratti dedicati ai componenti della famiglia Foresi, fra cui troviamo il Ritratto di Alessandro Foresi del 1870 eseguito da Antonio Ciseri (Ronco, 1821 – Firenze, 1891), quello di Mario Foresi di David Sani del 1881, e uno della figlia diciottenne di Mario, Maria Alessandrina.
Seguono immagini di personaggi e luoghi elbani. Apre questa serie il celebre Ritratto di Mago Chiò, realizzato da Telemaco Signorini (Firenze 1835 – 1901), artista legato al movimento dei macchiaioli che dipinse numerose opere durante la sua vacanza elbana, ospite di Mario Foresi.
Paesaggi elbani e vedute di vario genere si susseguono con firme e stili diversi, che vanno dal dopomacchia al cloisonnè, a impostazioni più puramente accademiche.
La seconda sala della Pinacoteca Foresiana è invece dedicata ai generi della pittura ottocentesca, spaziando dall’orientalismo, alla caricatura, al ritratto.
La terza sala ospita copie di dipinti dall’antico, a testimonianza del fascino e dell’influenza che la tradizione rinascimentale e barocca ha esercitato sulla pittura ottocentesca e dipinti di argomento sacro. Troviamo in questa sezione, fra le tante, copie di dipinti di Botticelli, di Raffaello e di Correggio.
Scorci di Roma, Firenze e di Livorno alla Pinacoteca Foresiana
Un’altra parte della Pinacoteca Foresiana accoglie le vedute di città in cui ritroviamo scorci di Roma, di Firenze (fra cui quelle di Giuseppe Moricci) e di Livorno.
La quinta sala è dedicata a dipinti a tema mitologico e di episodi della storia antica, e la successiva alla varietà dei generi fra Seicento e Settecento.
Ampio spazio è riservato anche ai paesaggi all’antica, in cui si trova anche il Lago di Nemi di Salvator Rosa (Napoli 1615, Roma 1673).
La sala decima, concepita come una sorta di appendice espositiva, accoglie dipinti non appartenenti al lascito Foresi, e integra la collezione con opere di proprietà del Comune di Portoferraio.
Questa ultima sezione si apre con il Ritratto dell’avvocato Pietro Gori di Plinio Nomellini (Livorno 1866, Firenze 1945), rappresentando un unicum nella storia del pittore livornese.
Seguono alcune opere paesaggistiche del pittore elbano Pietro Senno (Portoferraio 1831, Pisa 1904). Un dettaglio molto significativo di questa sala è rappresentato senza dubbio dalla Tamerice di Llewelyn Lloyd (Livorno 1879, Firenze 1949).
Concludono la visita alla Pinacoteca Foresiana diverse vedute dell’Elba e di Portoferraio di Giuseppe Mazzei e di Edoardo Gordigiani.
Come raggiungere la Pinacoteca
La Pinacoteca Foresiana si trova nell’edificio De Laugier all’interno del centro storico di Portoferraio, entrati da Porta a Mare, seguiamo per il Municipio dove ci resta ben visibile la Salita Napoleone. A mezza via sulla sinistra individuiamo il grande piazzale ed il Centro Culturale De Laugier.