Napoleone Villa dei Mulini

La residenza di Napoleone Villa dei Mulini è situata tra Forte Stella e Forte Falcone (Portoferraio) ed è così chiamata per l’antica presenza di mulini a vento. E’ diventata museo nazionale dopo essere stata una delle due Residence di Napoleone sull’isola. L’imperatore arrivò all’Elba nel maggio del 1814 con a seguito la madre, la sorella Paolina ed una piccola corte. All’interno della Villa troviamo numerosi dei loro oggetti, all’esterno un accogliente giardino con bella vista sulla costa.


La residenza all’Elba di Napoleone a Villa dei Mulini

La residenza all’Elba di Napoleone Villa dei Mulini, dopo le pesanti sconfitte subite nella guerra della sesta coalizione che vedeva alleate Gran Bretagna, Impero russo, Prussia, Svezia, Impero austriaco e alcuni stati tedeschi, Napoleone è costretto ad abdicare (4 aprile 1814); con il trattato di Fontainebleau le potenze nemiche gli riconoscono il titolo personale di Imperatore, una rendita vitalizia e la sovranità sull’Elba.

Il 3 maggio 1814 Napoleone sbarca a Portoferraio accolto entusiasticamente dalla popolazione, sul Forte Stella è innalzata la bandiera dell’Elba (banda rossa in campo bianco) alla quale sono aggiunte le tre api d’oro napoleoniche.

Diventera per Napoleone Villa dei Mulini la sua residenza sull’isola, così chiamata per i Mulini qui esistenti, la residenza ufficiale, eretta in posizione strategica fra i Forti Stella e Forte Falcone.

Elba Napoleone Villa dei Mulini Portoferraio

L’edificio, sede del Genio militare, è modificato dall’architetto Paolo Bargigli che realizza il salone al primo piano e le modifiche interne che lo rendono rispondente alle esigenze dell’Imperatore; con la demolizione di alcuni edifici sarà creata l’area destinata a giardino.

Alla sua partenza il 26 febbraio 1815 l’imperatore dona la Palazzina al comune di Portoferraio ma Ferdinando III di Lorena, reintegrato sul trono nel 1815, la destina a residenza del Governatore granducale; dopo l’unità d’Italia diviene sede del Genio militare. Una lunga vertenza fra il Comune di Portoferraio e lo Stato si conclude nel 1880 con la definitiva assegnazione della villa allo Stato, e della biblioteca al comune.

Adibita a lungo ad uso impropri, solo nel 1928 è designata come Museo e arredata con mobili provenienti in parte da Villa San Martino in parte da nuovi acquisizioni che restituiscono agli ambienti l’atmosfera di residenza imperiale.


A partire dal XVII secolo gran parte dei giovani della ricca aristocrazia europea intraprendono un lungo viaggio in Europa al fine di perfezionare la loro educazione. l’Italia con i suoi monumenti e i suoi paesaggi diviene tappa obbligata del Grand Tour che comprendeva Roma, Napoli e i Campi Flegrel, Pompei ed Ercolano, la Sicilia. Attraverso l’osservazione dei fenomeni naturali, la visita ai monumenti, ai musei e alle recenti scoperte archeologiche, i giovani conoscono il mondo antico, affinano il gusto, entrano in contatto con usi e costumi differenti che incuriosiscono e stimolano lo studio.

Frequentemente le osservazioni sull’arte e la natura elaborate al rientro in patria, danno vita a diari di viaggio in cui gli autori annotano i percorsi e le tappe descrivendone le caratteristiche e contribuendo alla notorietà di luoghi che a loro volta diventano mete ambite da altri viaggiatori.

L’arrivo e la permanenza all’Elba di Napoleone alla Villa dei Mulini, dal maggio 1814 al febbraio dell’anno successivo accendono l’attenzione del mondo intero sull’isola che, parte dell’impero napoleonico, era stata già oggetto di studio: si ricorda ad esempio Voyage à l’isle d’Elbe del naturalista francese Arsenne Thiébaut de Berneaud (Sedan 1777-Paris 1850) edito a Parigi nel 1808, nel quale l’isola era descritta dal punto di vista della storia naturale, del costume degli abitanti, della popolazione, dei monumenti e del commercio e dove è pubblicata la prima carta geografica dell’Elba moderna.

Giardino Villa dei Mulini e Forte Falcone Elba Napoleone

Nel 1814, per rispondere alla richiesta di notizie sull’isola abitata dall’Imperatore è dato alle stampe, a ben 25 anni di distanza, Tour trough the Island of Elba di sir Richard Coli Hoare (1758-1838) che nel suo secondo tour in Italia, aveva visitato l’isola d’Elba nel 1789.

Edito da Bulmer, il volumetto è Illustrato da otto Incisioni di John Smith (1749-1831) tratte dai disegni realizzati durante il Tour da Richard Colt Hoare, oggi In parte conservati alla Brffish Library di Londra, e reca in appendice un breve testo di ‘aggiornamento’ dal titolo: Bonaparte and his family.

…..non potevo allora immaginare che, dopo venticinque anni, quest’isola solitaria sarebbe stata scelta come l’esilio del già celebre Napoleone Bonaparte, circostanza questa che certamente attirerà in futuro l’attenzione dei viaggiatori e forse indurrà molti a visitare l’Isola“.

Richard Coli Hoare dall’introduzione a Tour trough the Island of Elba, 1814

In generale le fasi varie e dettagliate dei “trionfi” di Napoleone sono ben conosciute. Ma i dettagli della località del suo «esilio» sono stati fino ad oggi rari e Imperfetti. Lo scopo della presente pubblicazione è appunto quello di colmare questa lacuna per mezzo di disegni e di descrizioni‘. John Smith, lettera ai lettori di Tour trough the Island of Elba, 1814

Nella sala d’ingresso e anticamera dell’abitazione, all’epoca della permanenza di Napoleone, è esposto il volume Tour trough the Island of Elba di sir Richard Colt Hoare nell’edizione del 1814 e le 8 incisioni raccolte in cartella con il titolo Elbese Scenery; a series of Picturesque views in the Island of Elba, formerly the residence of Napoleon Bonaparte, nella seconda edizione (London, 1828). Le incisioni furono realizzate da John Linnell (17921 882), John Powell (1780 c. – post 1833) e Letitia Byrne, (1779 – 1849).


Il Salone delle feste

Sala Ricevimenti Villa dei Mulini Elba Napoleone

L’ampio salone ha due affacci: sul giardino, da cui si gode la splendida vista del mare, e sulla strada di accesso alla casa. La decorazione del soffitto simula un velario decorato; agli angoli sono presenti figure di vittorie alate, armi e trofei che ripropongono i motivi consueti del gusto del primo ottocento. Al centro è l’elegante lampadario a gocce di cristallo in stile impero. La sala è dominata dal letto in legno di mogano con applicazioni in bronzo dorato; quattro colonne coronate da capitelli sui quali poggiano cigni dorati, reggono il baldacchino con cortine in seta cremisi. Si tratta di un letto da parata fatto arrivare da Parigi da Madame Mère, Maria Letizia Ramolino. La collocazione del letto da parata nel salone delle feste intendeva sottolineare il prestigio e il potere personale raggiunto. Due busti in marmo sono collocati su colonne gemelle in marmo grigio: Il busto muliebre, tradizionalmente identificato con il ritratto di Paolina Borghese, sorella di Napoleone e il Ritratto di Napoleone I, tradizionalmente attribuito a Francois Rude (Digione 1774-Parigi 1855).


Sala da pranzo dell’Imperatore

Sala da pranzo Villa dei Mulini Elba Napoleone

Al centro della parete, un secrétaire a ribalta in mogano con bronzi dorati; particolarmente raffinata la lavorazione delle placchette con cetra, cigni e grifoni. Esemplari simili a questo sono conservati a Firenze e Roma e suggeriscono come autore Jean-Baptiste Youf, celebre ebanista francese che lavorò a lungo per la sorella di Napoleone, Elisa, principessa di Lucca e Piombino dal 1805 al 1809 e granduchessa di Toscana dal 1809 al 1814. Il centrotavola di manifattura francese è formato da un cestello in porcellana sorretto da due figure femminili inginocchiate. Francese anche il raffinato tavolo in piuma di mogano con teste di sfingi in bronzo dorato finemente cesellato, montate su ruote*. Di bella fattura le consolles in legno intagliato e dorato con gambi a fascio littorio e piano in marmo, anch’esse risalenti al primo Ottocento. Alle pareti, sulla destra, una copia di metà Ottocento del celebre dipinto di Jacque-Louis David Napoleone al San Bernardo e il Generale Poniatowskij dì Horace Vernet, sulla sinistra. Completano l’arredo due immagini relative al 18 Brumaio e le sei sedie a gondola di epoca napoleonica, in legno laccato e in parte intagliato e dorato.

*Comodato Fondazione Livorno


Sala da bagno dell’Imperatore – Le lif parapluie

Letto da campo Elba Napoleone Villa dei Mulini

È esposto in questa sala, originariamente destinata a sala da bagno dell’Imperatore, un letto pieghevole molto in voga al tempo di Napoleone che ne aveva ordinati in gran numero, brevettato dal fabbro francese Marie-Jean Desouches (1764-1828) il quale aveva perfezionato il letto pieghevole già esistente a partire dal XVIII secolo il letto, detto ‘lit parapluie‘, è realizzato in ferro lucido e costituito da un unico pezzo capace di essere piegato grazie a un sistema di cerniere. Desouches ebbe la sua bottega a Parigi in rue de Vemeuil 18 a partire dal 1788 e la sua ideazione fu notata da Napoleone, primo Console, fin dal 1804 quando questa geniale invenzione fu brevettata dall’artigiano. Il letto, concepito affinché fosse una struttura facilmente trasportabile, ma sufficientemente soda da affrontare una spedizione militare, era composto da due pezzi: il telaio e la parte superiore del baldacchino, legati fra loro da cerniere che ne rendevano molto agevole il montaggio. Come rete Desouches sostituì le cinghie di cuoio con una tela tesa e cinghie elastiche. La struttura del baldacchino era pensata per reggere una zanzariera in cotone e tende di taffefas di seta. Il letto era allestito da materassi sovrapposti, secondo alcuni documenti l’Imperatore usava tre materassi, di crine, lana e piuma, da un guanciale, un capezzale in piuma e da coperte. Napoleone non si separava mai dal letto `parapluie’ neppure quando veniva ospitato in residenze arredate. Ebbe questo tipo di letto nel castello di Fontainebleau e a Longwood House, sull’isola di Sant’ Elena, e su quel letto Napoleone mori, come attestano testimonianze e incisioni. Anche Maria Luisa d’Asburgo Lorena (1791-1847), moglie dell’Imperatore, aveva ordinato letti simili per il re di Roma e per il loro seguito e proprio dall’eredità della sovrana proviene il letto qui esposto, completo di custodie in cuoio e il baule da viaggio che riporta il titolo di imperatrice e regina riferita a Maria Luisa (quindi precedente il 1814).


Camera da letto di Napoleone alla Villa dei Mulini

Camera Villa dei Mulini Elba

Questa stanza era la camera da letto di Napoleone, collocata sul lato del giardino che guarda il mare. Mobilier, l’inventario redatto per volere dell’imperatore nel 1814, riporta che nella camera era presente il Portrait encadré représentant S.M: l’Imperatrice e le roi de Rome, che Napoleone aveva portato all’Elba dalla reggia di Fontainebleau. Oggi nella camera è collocata una copia del celebre ritratto di Pierre Paul Prud’hon raffigurante il Re di Roma che dorme, solo figlio legittimo ed unico erede di Napoleone. In attesa di un nuovo allestimento, temporaneamente la sala ospita un salotto del periodo Primo Impero considerato tra i migliori esempi di manifattura italiana dei primi anni dell’Ottocento. Tutti gli arredi, in legno intagliato, dipinto e dorato, sono stati rivestiti di seta nei colori indicati nel Mobilier del 1814. AI centro della stanza è posto un tavolo a” galleria” di forma ottagonale, realizzato in mogano, che poggia su otto coppie di gambe decorate con piccole teste femminili e che presenta, al centro della pedana, una Vittoria in terracotta dorata. Il centrotavola, in bronzo dorato, di manifattura francese , è formato da un cestello sorretto da due figure femminili inginocchiate. Illumina la stanza un grande lampadario in cristallo. Alle pareti, la grande stampa con cornice ottocentesca raffigurante Adieux de Fontainebleau (20 Avril 1814), firmata Vernet 1825 e una coppia di incisioni ottocentesche en pendant dove sono raffigurate la Battaille de Waterloo* e la Presentation du Roi de Rome aux officiers de la garde National de Paris. Completano l’arredo le due incisioni. Sul caminetto in marmo bianco poggia una grande specchiera impero sormontata da un elaborato decoro con cornucopie,foglie di ulivo e quercia e una coppia di colombe. Gli alari in bronzo hanno forma a spire di serpe. L’armadio impero in legno di mogano ha anta a specchio e bracci portacandele.

*Comodato Frediani-Lucca


Appartamenti privati di Napoleone alla Villa dei Mulini

Divano Villa dei Mulini Elba

Dopo essere passati dai due ambienti di servizio, la camera del valletto personale e il guardaroba, si visita l’appartamento privato di Napoleone alla Villa dei Mulini, con l’affaccio sul giardino nel quale l’Imperatore abitualmente passeggiava. L’appartamento è costituito da sala da bagno, dove è esposto il letto da campo, camera da letto, cabinet de travail e Biblioteca. Nella biblioteca si conserva, in librerie della metà dell’ottocento, gran parte dei libri che Napoleone portò con sé all’Elba da Fontainebleau ai quali si aggiunsero, durante i mesi trascorsi a Portoferraio, altri volumi inviatigli dallo zio Cardinale Fesch o acquistati dallo stesso Imperatore. Gli argomenti sono assai vari e rispecchiano le molteplici curiosità e interessi coltivati da Napoleone: storia francese, testi teatrali, manuali di agricoltura, testi di filosofia.


Biblioteca dell’Imperatore

Biblioteca di Napoleone Villa dei Mulini Elba

Al momento di lasciare la Francia per l’esilio elbano, l’imperatore Napoleone I, uomo colto e curioso nonché esperto bibliofilo, volle portare con sé alcuni dei testi a lui più cari, selezionandoli personalmente dalla ricchissima biblioteca di Fontainebleau. Molti di questi volumi vennero riportati in Francia da Napoleone alla fine dell’esilio ma, tra quelli che ancora conservano in museo, vi sono opere di pregio di autori francesi ( l’opera completa Voltaire, Diderot e Rousseau, i saggi di Montaigne, i versi Racine), accanto ad autori italiani (Boccaccio, Ariosto, Algarotti, Verri ), ma anche la Bibbia e molti testi di storia, scienze morali e naturali oltre ai prediletti classici greci e latini. Le preziose rilegature in marocchino riportano frequentemente i simboli imperiali o la celebre N impressi in oro sul piatto e sul dorso con, in alcuni casi, la scritta Fontainebleau o S.T. Cloud che ne indica la provenienza dai rispettivi Palazzi imperiali. Al centro della stanza, una scrivania in mogano con nove cassetti, piano in pelle verde e un sottopiano estraibile presenta decori in bronzo che richiamano quello della poltrona realizzata in mogano e cuoio. Il leggio in legno dorato con l’aquila Imperiale si ispira all’originale presente nel palazzo di Schonbrunn a Vienna. Il ricorrente simbolo imperiale dell’aquila si ritrova riproposto anche sui braccioli delle due poltrone che completano l’arredo cli questa stanza. Sul caminetto la stampa a colori realizzata da A.S.Terreni Général Vie» of de the Isian of Elba, Porto Ferraio, The Town & Castle, now the retreat of N. Bonaparte, e quattro rare incisioni a colori di Vedute di Portoferraio, realizzate in onore di Lord Spencer e datate aprile 1814.


Paolina Bonaparte Borghese

Il Mantello di Paolina Bonaparte sorella di Napoleone Villa dei Mulini Elba
Il Mantello, realizzato in leggerissimo velluto verde, (colore era riservato al titolo di Principessa) con ricami in oro

Nota per il suo grande fascino, adulata in salotti e corti, infedele in amore e ritratta da grandi artisti del tempo quali Lefèvre, Berthon e Canova che la rappresenta come Vénus victorieuse (Roma Galleria Borghese) e che ne hanno esaltato l’ideale di bellezza classica, Maria Paoletta, più tardi Pauline, è la sorella più vicina a Napoleone. Raggiunge l’Imperatore all’Elba nel giugno 1814, stabilmente dal novembre, e si insedia nella sale a lei dedicate da Napoleone alla Villa dei Mulini, creando una animata e piacevole atmosfera di corte. E’ molto probabile, pertanto, che abbia portato con sé dalla Francia e utilizzato in occasioni di feste, il prezioso manto da cerimonia con il quale viene anche ritratta in varie opere pittoriche insieme alla sorelle Caroline e Élisa. Il manto, di raffinata fattura francese, è realizzato in leggerissimo velluto verde, tale colore era riservato al titolo di Principessa ed è impreziosito da raffinati ricami in oro lamellare di tralci di olivo che si sviluppano lungo i bordi e di boccioli floreali nel centro; veniva indossato sopra una veste chiara e stretto sotto il seno.


La moglie Maria Luisa e la sorella Paolina

Camera da letto di Paolina Bonaparte sorella di Napoleone Villa dei Mulini Elba

Preparato per accogliere inizialmente la moglie dell’Imperatore, Maria Luisa, che mai raggiunse il consorte, l’appartamento preprato da Napoleone alla Villa dei Mulini fu poi destinato alla sorella Paolina che giunse all’Elba nell’ottobre del 1814; è una suite costituita dalla camera da letto, un boudoir e un salotto. Nella camera da letto è esposto il letto che la tradizione indica come appartenuto a Napoleone che probabilmente lo utilizzò prima dell’arrivo della sorella Paolina; è un pregevole esempio di arredo dei primi dell’ottocento di probabile fattura lombarda, costituito da quattro supporti a forma di colonne decorate con fregi dorati a palmette, volute, meandri e api, emblema araldico scelto da Napoleone sia come simbolo di operosità e speranza, sia per l’essere il più antico segno rappresentativo dei sovrani di Francia. Nell’attiguo salotto è esposto il manto di Paolina, un elegante e fondamentale accessorio dell’abbigliamento stile Impero; è in velluto tagliato di seta verde preziosamente ricamato in oro con motivo a foglie d’olivo.


Appartamenti di Paolina

Appartamento Paolina Bonaparte sorella di Napoleone Villa dei Mulini Elba

Il divano e le due poltrone presentano un motivo decorativo che si ritrova nei disegni eseguiti, tra il 1805 e il 1817, per alcuni mobili del Palazzo Reale di Milano. Da notare i braccioli delle poltrone a forma di delfino. Sopra il divano una incisione firmata di H. Vernet 1840. La grande specchiera presenta decori dorati a ” candelabra “sulle paraste e, alla sommità, cornucopia, faretra e foglie di alloro, motivi ornamentali consueti nel periodo neoclassico. La piccola scultura in marmo bianco di Carrara riproduce la testa della statua della “Danzatrice” di Antonio Canova. In questo piccolo vestibolo trovano posto due sedie di manifattura lucchese in legno intagliato e dorato. Il tavolo a parete di manifattura toscana di fine Settecento presenta un piano sorretto da una fascia decorata a piccoli festoni e al centro un mascherone con volto femminile. Sulla parete a destra è appeso un grande specchio di manifattura lucchese con una ricca cornice intagliata e dorata e un mascherone alla sommità.


Video

360° View

Veduta 360° dalla Villa dei Mulini


Come raggiungere la Villa dei Mulini

La Villa dei Mulini di Napoleone si trova nella parte sovrastante l’edificio De Laugier adiacente Forte Stella il punto più alto del centro storico di Portoferraio, entrati da Porta a Mare, seguiamo per il Municipio dove ci resta ben visibile la Salita Napoleone. Dobbiamo percorrerla tutta, giunti alla fine ci troviamo alla Villa di Napoleone.


Posizione della Villa dei Mulini

Musei a Portoferraio

Museo Civico Archeologico della Linguella: loc.Linguella tel.0565 937370
Pinacoteca Comunale Foresiana: salita Napoleone tel.0565 937371
Villa Romana delle Grotte: loc. Le Grotte

Musei Napoleonici: Villa dei mulini tel. 0565 915846
Villa di S. Martino tel.0565 914688

Forte Falcone
Forte Stella

Castello del Volterraio : Info Park Tel. +39 0565 908231