Forte Montebello (Monte Albero)

Forte Montebello fortificazione esterna a Portoferraio

Il Forte Montebello (o monte Albero) è una fortificazione esterna a quelle del centro storico che da dimostrazione dell’importanza strategica di Portoferraio ancora nella seconda metà del ‘700.

Il Forte Montebello si erge a poco più di due chilometri in linea d’aria rispetto alla cinta fortificata storica della città. Costituisce il rilievo collinare più elevato della zona e per questo, superando in altezza quelli antistanti del monte delle Bombe, di San Rocco e dell’Annunziata, permette una libera veduta della città e della sua rada. Dalla cima del colle la visuale può inoltre spaziare fino alle coste della Corsica, della Capraia, della Toscana. Sul versante settentrionale il colle consiste di una ripidissima scogliera, che dalla cima piomba diritta in mare, sull’altro versante il dirupo è meno scosceso e permette di dominare la piana intorno a Portoferraio.

Forte Montebello prima dell’intervento napoleonico

Prima dell’intervento napoleonico la sommità del monte non presentava precedenti edificazioni, né tutt’oggi, l’edilizia, pur dilagata intorno a Portoferraio, non è giunta che a lambire le sue pendici con alcune ville sparse. Il Forte Montebello fu dunque un impianto ex novo quello che venne progettato dal Genio militare francese e avallato dallo stesso Napoleone, che già dalle carte topografiche dei suoi ingegneri aveva colto le potenzialità strategiche di un tale nido d’aquila a pochi chilometri dalla linea magistrale delle fortificazioni cittadine.

Non doveva peraltro essere sfuggito all’Imperatore, l’importante punto d’appoggio per le artiglierie che il forte gli avrebbe offerto non solo a protezione della piana, verso cui convergeva il fuoco anche delle altre fortificazioni del campo trincerato, ma anche e soprattutto nel controllo del mare. Il forte dovette porsi a tal fine quale artificiale prosecuzione della ripida scogliera, offrendo ad un attacco navale un alto baluardo naturale coronato sulla sommità da un doppio livello di bocche da fuoco.


Il progetto del Forte di Montebello

Disegni della seconda metà del XVIII secolo che illustrano dimensione e caratteristiche del forte di Montebello o Monte Albero.
Disegni della seconda metà del XVIII secolo che illustrano dimensione e caratteristiche del forte di Montebello o Monte Albero.

Il Forte Montebello, progettato da Napoleone, prevedeva originariamente una caserma dallo sviluppo longitudinale costituita da una sequenza di nove moduli identici costituiti da sale allungate, voltate a botte e accostate per il lato lungo, disimpegnate da un lungo corridoio che definiva anche il fronte esterno del fabbricato; tale fronte era abbinato ad un grande bastione triangolare, col vertice proiettato verso la valle e definito da una terminazione pentagonale. La revisione di questo primo progetto, risalente al 1811-1813 ad opera dei genieri Garin e Daret, portò a conservare nel successivo la forma allungata e compatta della caserma, sviluppata su un unico livello coperto ed uno spalto superiore a cielo aperto.

Modifiche al disegno del Forte di Montebello

Rimaneva del progetto precedente la logica funzionale interna, ma la nuova struttura era resa più compatta da una teoria di soli cinque ambienti rettangolari, dalla forma allungata ed accostati per il lato maggiore, che presentavano copertura a botte. Esattamente come nella redazione precedente del progetto, l’accesso agli ambienti di questa caserma avveniva dal lato breve attraverso un unico corridoio di distribuzione, coperto anch’esso a botte, che delimitava il perimetro esterno del forte, aprendosi con un incrocio di fuciliere sulla vallata sottostante.

Dal lato opposto all’ingresso ciascuno dei cinque ambienti principali della caserma, non dovendo temere dei bombardamenti da questo lato, si apriva verso il mare aperto con delle ampie finestre e doppia fuciliera divergente. A questo corpo longitudinale del Forte Montebello, che aveva uno sviluppo est-ovest si associavano nel progetto due bracci esterni ad esso ortogonali, in cui lo stesso corridoio di distribuzione, dopo una piega ad “L” disimpegnava altri quattro ambienti quadrati di minori dimensioni, anch’essi voltati a botte e aperti sul fossato esterno con un’ampia finestra e due doppie fuciliere incrociate.

La fortificazione Montebello mentre era protetta da un fossato dal lato di valle, si apriva con uno spettacolare spalto scavato sulla scogliera, che affacciava a strapiombo sul mare. I due corpi di fabbrica trasversali, sopravanzando la profondità della caserma determinavano un aggetto verso valle in forma di bastione, dai lati leggermente divergenti rispetto alla perpendicolare, ma comunque ben riferibili ai prototipi fortificati di ultima generazione, quali proposti dal Montalembert. L’alzato e le sezioni di questo progetto, ci restituiscono, come poi descritto per il forte inglese, un’espressività architettonica che senza dubbio non è scevra delle riflessioni del neoclassicismo razionale francese.


Punto strategico e panoramico del forte

Disegni della seconda metà del XVIII secolo che illustrano dimensione e caratteristiche del forte di Montebello o Monte Albero.
Disegni della seconda metà del XVIII secolo che illustrano dimensione e caratteristiche del forte di Montebello o Monte Albero.

Senza negare il puro funzionalismo militare, che comunque rimane il tratto espressivo dominante della costruzione, si notano nel progetto almeno due concessioni all’estetica e alla qualifica architettonica dell’edificio, che sono facilmente individuabili nelle cornici imposte alle finestre e nel marcapiano, che segna lungo tutto il perimetro dell’edificio il livello del piano dello spalto sommitale destinato ad ospitare le artiglierie, distinguendone il parapetto dalla muratura sottostante.

Le fuciliere, pur motivate dalle esigenze militari, disegnano un tratteggio continuo lungo tutto il perimetro del Forte Montebello, contribuendo a dimostrare nell’impaginazione d’insieme la simmetria ricercata nella struttura. Altrettanto classico ci appare l’effetto delle botti che voltano tutti gli ambienti. A tradire la ricercata simmetria della struttura era il decentramento dell’ingresso sul lato corto orientale, che apriva sulla strada che saliva dal versante del colle rivolto verso Portoferraio. Né d’altro canto le licenze estetiche nulla toglievano all’austerità della massiccia macchina da guerra, che, pur essendo interrata fin quasi a tutto il primo ordine di ambienti incombeva sulla valle con la sua mole.


Quello che resta del Forte di Montebello

Nonostante la demolizione che seguì della struttura, molte parti rimasero intatte ed ancora oggi mostrano la loro minacciosa imponenza, pur sommerse dalla vegetazione spontanea. Dei muri perimetrali della fortificazione rimane la porzione inferiore alla linea delle fuciliere, che, quali solchi aperti, sono comunque oggi ancora ben riconoscibili.

Della volta a botte del corridoio di distribuzione rimane un solo tratto, che comunque presenta l’evidente frattura della muratura alle reni della volta. Particolarmente interessante è analizzare la struttura degli ambienti più grandi della caserma. Un unico ambiente, il primo ad est, mantiene integra la volta, i successivi sempre più danneggiati man mano che lungo il corridoio principale ci portiamo verso ovest, sono scoperti.

Le botti del Forte Montebello si sono fratturate alle reni degli archi, per cui tali ambienti conservano oggi ancora in opera solo le parti perimetrali della copertura, mentre la parte centrale, staccata dal resto della struttura lungo due linee di frattura perfettamente diritte e parallele è saltata in blocco ed in più punti, intorno al rudere, si possono identificare intere porzioni di muratura ancora perfettamente aggregata. La muratura delle volte e dei muri perimetrali varia da spessori di circa 90 cm fino a spessori di anche 150 cm. È possibile percorrere ancora una porzione dello spalto superiore della caserma, godendo di un panorama irresistibile sull’isola d’Elba, spaziando senza limite dalla rada di Portoferraio, alla costa italiana, all’isola di Capraia, fino a distinguere chiaramente Capo Corso.

360° View

Veduta 360° Forte Montebello (Monte Albero)


Video

Come raggiungere i ruderi del Forte di Monte Albero

Il Forte si trova sul lato Ovest di Portoferraio, si può raggiungere percorrendo la via che dalle Ghiaie conduce in Albereto, tramite la strada comunale Luigi Einaudi, dove troviamo il sentiero per raggiungere (500m) i ruderi della fortezza.


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