Il Relitto di Patresi si trova all’estremità nord-occidentale dell’isola d’Elba, attualmente vi si trova il faro di Punta Polveraia, importante punto di segnalazione per la navigazione marittima, forse anche nell’antichità un fondamentale punto di riferimento nelle rotte da e per la Corsica e il bacino settentrionale del Mediterraneo; una conferma può derivare dalla constatazione che questo punto corrisponde all’intermedio tra Populonia e la Corsica, e può pertanto identificarsi con quello cui fa evidentemente riferimento Strabone quando afferma che l’ Elba è posta a eguale distanza dalle due località. Il riconoscimento dell’importanza di questo tratto di costa apporta nuova luce anche sui cospicui rinvenimenti dì ceramica etrusco-corinzia di produzione vulcente nell’immediatamente retrostante Madonna del Monte, punto di avvistamento estremamente favorevole.
E’ possibile osservare vari reperti ritrovati con il relitto al Museo Civico Archeologico della Linguella Portoferraio
I ritrovamenti avvenuti al relitto di Patresi
Dalle acque antistanti Patresi (2 km da Sant’Andrea ) provengono un’anfora a corpo ovoide allungato con anse ad anello sulla spalla, confrontabile con tipi feniciopunici del VII-VI secolo a.C. e una etrusca inseribile nel tipo 4 della classificazione Py e databile verso la fine del VI secolo a.C.; di analogo rinvenimento, accompagnato anche da frammenti di bucchero, si hanno solo vaghe notizie. Frammenti pertinenti a una Dressel, una Dressel, una Dressel e una Africana II , confermano la frequentazione della zona anche in età romana.