La Miniera del Ginevro unica sotterranea dell’Isola d’Elba
La miniera del Ginevro, è l’unica sotterranea dell’Isola d’Elba, ed è il giacimento di Magnetite più grande d’Europa, è il cantiere più recente della miniera di Capoliveri e vantava varie conquiste tecnologiche.
La storia della miniera del Ginevro
Nel corso dei primi anni del ‘900, le indagini sul territorio confermano la presenza di “lenti” di Magnetite molto compatta.
La Magnetite è il miglior minerale per la siderurgia, un ossido che in media contiene la più alta percentuale di ferro rispetto agli altri minerali elbani.
I lavori a cielo aperto cominciano intorno agli anni trenta, ma i minatori scavano brevi tratti di gallerie ad 81, 54, 30 e 6 mt sopra il livello del mare, per esplorare la grandezza e la ricchezza del giacimento scoprendo che questo incredibile deposito si estende anche sotto il livello del mare.
La Miniera del Ginevro -54 sotto il livello del mare
Così intorno al 1960 si comincia a scavare il cuore più profondo della miniera, la discenderia, più di 350 gradini sottratti alla durezza della roccia, per raggiungere -24 e -54 metri sotto il livello del mare ed avviare l’avventura sotterranea.
La roccia durissima e compatta del Ginevro si affronta con martelli perforatori ad aria compressa e tonnellate di dinamite, conquistando un metro al giorno di strada, in compagnia di buio, rumore e polvere.
Dopo l’esplosione si sgombra il fronte con pale meccaniche, si ripulisce la parete e la perforazione continua per ottenere, metro dopo metro, sette chilometri di strade sotterranee.
Il lavoro sotterraneo della miniera: faticoso, rischioso e molto difficile
I gas dell’esplosione, l’uso della dinamite, lo scarso ricambio d’aria e la mancanza di illuminazione, eccetto per le lampade ad elmetto, rendevano questo lavoro faticoso, rischioso e molto difficile e, solo dopo anni d’esperienza, si poteva accedere al sotterraneo.
Il castello d’estrazione
Dopo lunghi anni di lavori, preparato lo scheletro delle gallerie, si comincia la costruzione del pozzo per il castello d’estrazione. Impianto modernissimo, frutto dell’ingegneria tedesca, che da + 54 mt raggiunge il punto più profondo della miniera, -91 mt sotto il mare, per portare fuori tonnellate di minerale, estratto e già frantumato in sotterranea.
Miniera del Ginevro intensa estrazione della magnetite
Anno 1970, tutto adesso è pronto per lo sfruttamento intenso della magnetite che lascerà enormi voragini sotterranee: per recuperare il minerale si fanno fori lunghi fino a 20 mt con potenti macchine perforatrici e si possono impiegare fino a 500 kg di esplosivo. Impossibile immaginare il boato ed il terremoto di un’esplosione simile!
La laveria per separare la parte sterile da quella ferrosa
Il minerale abbattuto viene raccolto a -54 mt sotto il livello del mare e portato al frantoio per la macinazione, poi, grazie ad un sistema meccanico all’avanguardia, si caricano sull’argano 4 tonnellate di magnetite che, giunte all’esterno, grazie al nastro trasportatore, raggiungono la laveria dove grandi elettromagneti, separano la parte sterile da quella ferrosa. A questo punto il minerale viene caricato sulle navi mercantili ed inviato agli stabilimenti siderurgici di Piombino, Taranto, Bagnoli e Genova per diventare ghisa ed acciaio.
La galleria del Ginevro, un tesoro sotterraneo
Un’impresa titanica e davvero efficiente che, lavorando a pieno ritmo, può portare in superficie 100 Tonnellate di minerale all’ora. Eppure dopo dieci anni di estrazione, nel 1981, la miniera elbana chiude, causa la concorrenza dei paesi in via di sviluppo, e le tonnellate di Magnetite rimaste quaggiù diventano riserva nazionale strategica. La galleria del Ginevro è lo scrigno di un tesoro sotterraneo che, le carte dicono, si possa un giorno aprire di nuovo.
La Miniera del Ginevro apre le porte ai turisti
Dopo trent’anni, la miniera del Ginevro apre i cancelli della galleria maestra ai turisti delle Miniere. Grazie al lavoro degli Enti e delle persone che amano Capoliveri e vogliono raccontare la sua storia e i minatori offrono sapienza e memorie per mettere insieme tutti i racconti che sentirete immergendovi nel cuore di ferro del paese minerario più antico dell’Isola d’Elba.
Descrizione Miniera del Ginevro
Il cantiere estrattivo del Ginevro è situato 2km ad est di Punta Calamita, consiste di un completo cantiere minerario, dall’estrazione al trattamento finale.
Sono possibili visite guidate turistiche al livello +6, mentre per accedere ai livelli – 24 e – 54 (per motivi di sicurezza) sono necessari permessi, concessi prevalentemente nei casi di studi e ricerca.
Principali minerali estratti: Magnetite, pirite, ematite, ecc.