Masso alla Guata (Quata)

Masso alla Guata luogo panoramico

Da Masso alla Guata si gode di un’affascinante vista panoramica su gran parte dell’Elba e sulle isole vicine.

Masso alla Guata è una formazione rocciosa monzogranitica e antico belvedere dell’isola d’Elba all’altitudine di 744 m, sede di un insediamento a partire dal Neolitico sino all’età etrusca arcaica.

In un riparo sottoroccia sono stati rinvenuti frammenti di vasellame in ceramica, l’impasto risale all’età del Bronzo e in bucchero d’età etrusca arcaica.

Da cosa deriva il nome Masso alla Guata

Il nome dovuto ad un’antica postazione di guardia («guata»).

Masso alla Guata (Quata) visto dalle Macinelle
L’enorme masso e la piccola muratura sulla sommità.

Il toponimo Masso alla Guata deriva dal longobardo wahta, «luogo di vedetta» che il sito ha avuto almeno sin dal Medioevo. In molte recenti cartografie il toponimo è erroneamente riportato come Masso alla Quata.

Tutt’oggi, sulla sommità del masso si trova una piccola muratura, con lo scopo di vedetta antincendio, realizzata dal Corpo Forestale dello Stato.


Come raggiungere Masso alla Guata (Quata)

Partendo da San Piero, tramite gli epici Sentieri delle Vie del Granito, seguendo il sentiero 107, immersi nella macchia mediterranea, si arriva al Masso alla Guata.

Per il primo tratto, la salita è impegnativa, poi arrivati nella zona boschiva si continua a salire, ma il fresco del bosco aiuta. La vegetazione che si attraversa è davvero bella. La distanza è di cira 3 km, con un dislivello di circa 450m.

Un modo facile per raggiungere il suggestivo luogo

Un altro modo, più semplice e breve per arrivare al punto panoramico, è giungere in auto fino alla Sorgente del Castagnone.

La sorgente del Castagnone, si trova lungo la via che da San Piero conduce a Monte Perone, 2 km prima di arrivare al passo del Perone. Da là proseguire a piedi per Masso alla Guata, è poco più di 1 km, con un dislivello di circa 150m.


Note

Ai piedi del masso è presente un piccolo quartiere pastorale con recinto in pietra (caprile) e, a quota inferiore, una capanna edificata dal pastore Mamiliano Martorella intorno al 1930.



Nelle vicinanze di Masso alla Guata

Da Masso alla Guata è possibile proseguire verso la cima del Monte Capanne e delle Calanche, il percorso per Monte Calanche è molto impegnativo, l’ultimo tratto, in cui è stata posizionata una via ferrata, assomiglia più ad una scalata che ad un sentiero. Da consigliare solo a persone esperte e preparate.


Stree View

Veduta 360° dalla sommità del Masso


Posizione