Il Centro Culturale e Congressuale, intitolato a Cesare De Laugier, ufficiale napoleonico di madre portoferraiese, rappresenta un cancello aperto sulla memoria storica della città. Ospita la pinacoteca con una ricca collezione di dipinti, stampe, disegni e mobili di varie epoche del collezionista Mario Foresi, donata al Municipio e presentata nel 1924, dipinti e sculture del XVI-XIX secolo, e anche opere più recenti raccolte dal Comune. Da segnalare la sezione ottocentesca e il Ritratto della Colbrand di J. L. David) la biblioteca (40000 volumi di grande interesse storico, artistico e mineralogico dal XIV secolo in poi) ed il prezioso archivio storico comunale, ma è anche la sede ambita per cerimonie pubbliche o memorabili celebrazioni private.
Voluto nel 1562 da Cosimo I de’ Medici, l’ex convento S. Salvatore era destinato ad essere sede dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano fondato a Portoferraio un anno prima. Con il trasferimento dell’Ordine a Pisa, il convento fu affidato ai Francescani e, con le soppressioni Granducali e l’occupazione francese, venne successivamente trasformato in caserma.
Civitas Cosimi
Molte persone risposero al bando del 1556 col quale il Duca Cosimo I de’ Medici volle per «… commodo e benefizio universale de’ naviganti frequentare d’habitatori la sua terra di Ferraio nell’isola dell’Elba et con frequenza et accrescimento d’huomini rendere più sicura la terra il porto e quei mari dalle continue insidie de’Corsali » come egli stesso scrisse.
Accorsero condannati per reati lievi con la promessa della cancellazione della pena e persone in cerca di sicurezza e tranquillità per sé e per la propria famiglia: commercianti e artigiani abili nel fabbricare case e muraglie, nel costruire navi, nel lavorare il ferro, nel fabbricare il pane.
Nuovi abitanti giunsero dagli altri paesi dell’isola d’Elba, dove le scarse fortificazioni non assicuravano la salvezza dagli attacchi nemici. Altri arrivarono dal continente, dove era continua la minaccia della povertà estrema e delle incursioni corsare mentre esperti marinai provennero dalla lontana Grecia e da Venezia per condurre le possenti navi dei Medici.
Venne ad abitare nella Terra e Porto di Ferraio anche Emilia d’Ercole, la donna di Rio resa famosa da una storia che sfiora la leggenda. Rapita nel suo villaggio di Grassera dall’Ammiraglio Khayr ed Din, detto Barbarossa, durante l’incursione del 1534 e portata a Tunisi, divenne la favorita di Sinam Pascià da cui ebbe un figlio. Liberata insieme a molti altri schiavi da Carlo V, consegnò il fanciullo al Principe di Piombino Jacopo V che lo convertì alla religione cristiana e lo tenne con sé. Al rifiuto da parte del Principe di riconsegnare al padre il giovane Sinam, il Barbarossa mise a ferro e fuoco i possedimenti piombinesi dell’isola d’Elba finché non ne ottenne la restituzione.
Alle agevolazioni per chiunque avesse voluto costruire una casa nella Terra e Porto di Ferraio si aggiunse anche il ricevimento gratis di un terreno che sarebbe stato ereditato dalla dinastia del proprietario e mai gli si avrebbe potuto confiscare per nessun reato che avesse commesso, eccetto che per il delitto di lesa maestà.
Secondo gli ordini del Duca, ogni abitante sarebbe stato libero di muoversi all’interno del ducato fiorentino, così come qualsiasi legno, barca e naviglio fabbricato nel porto di Ferraio, sia da sudditi sia da forestieri, sarebbe stato libero e esente da gabelle qualora si fosse trovato ad ancorare in qualsiasi porto di dominio ducale.
Come raggiungere il Centro Culturale De Laugier
il Centro Culturale De Laugier si trova nell’omonimo edificio all’interno del centro storico di Portoferraio, entrati da Porta a Mare, seguiamo per il Municipio dove ci resta ben visibile la Salita Napoleone. A mezza via sulla sinistra individuiamo il grande piazzale ed il Centro Culturale De Laugier.