L’officina della miniera dei Sassi Neri ed il laghetto, quello che resta del Cantiere estrattivo
La Miniera dei Sassi Neri era un cantiere estrattivo coltivato a cielo aperto, si trova ad Est di Capoliveri. Vi si giunge andando in direzione Straccoligno, si prosegue camminando lungo la costa, per un paio di chilometri per una strada sterrata non transitabile in auto. Si giunge a ciò che resta del cantiere minerario. Quattro chilometri più a sud si trova la Miniera del Ginevro.
L’estrazione del minerale è cominciato nel 1935 ed è cessato nel 1981 al cantiere minerario avveniva l’estrazione di: magnetite, limonite, pirite, ecc.
Il cantiere appartiene ad un’area che comprende la più importante miniera, del Ginevro, e l’altro cantiere minore nelle vicinanze detto Stagnone.
Ferromin Miniera Sassi Neri
A lato della strada sterrata è presente l’edificio posto a servizio di questo cantiere, in discrete condizioni esterne. Sulla parete est si legge in nome della società Ferromin e “Miniera Sassi Neri”.
Scendendo più in basso verso il mare è presente il piccolo laghetto di acqua dolce, formatosi per riempimento del pozzo minerario di scavo, circondato da abbondante vegetazione.
Un tratto di struttura in muratura conduce alla spiaggia antistante il cantiere estrattivo, dove si trova un vecchio molo, probabilmente utilizzato per il carico del materiale estratto.
Monte Calamita 413m s.l.m. il nome deriva dalla magnetite, il minerale di ferro di cui sono ricche le miniere locali, si trova nel comune di Capoliveri, nella parte sudorientale dell’isola d’Elba.
Così la descrive Leandro Alberti nella descrizione dell’Italia del 1596: «Hora per tal conditione questo luogo viene addimandato il Monte della Calamita.»
La storia racconta che le navi in transito nelle vicinanze del Monte Calamita (dove si trova anche la Miniera Sassi Neri), perdessero la bussola, dovuto alla deviazione magnetica e vengono calamitate a riva senza sapere dove sia il nord.